martedì 3 marzo 2009

Finalmente abbiamo il coraggio di dirlo

02/03/2009PadovaTriplice fallimento del Governo su economia, sicurezza e federalismodi Paolo Giaretta*
Fa bene il Segretario Franceschini a ricordarci i pochi giorni che mancano allo svolgimento delle elezioni europee e amministrative. Sulle prime si giocherà la capacità del PD di richiamare al voto e al consenso gli elettori delusi, sulle seconde prevalentemente la capacità di presentare alleanze e programmi convincenti e legati alle particolarità territoriali, con candidati sindaci autorevoli e credibili. Questa del resto è la forza autentica del PD nel Veneto.Franceschini ha avuto un esordio positivo. Sia con gesti simbolici che hanno colpito il nostro elettorato (il giuramento sulla Costituzione), sia per i temi sollevati (il tradimento del Nord, i diritti dei lavoratori), sia con una comunicazione semplificata e perciò efficace. È stato coraggioso anche nella discontinuità: un ufficio politico snello, con gente nuova espressione dei territori, l’eliminazione del Governo Ombra che non era riuscito ad essere un vero punto di riferimento per l’organizzazione dell’opposizione.Naturalmente i problemi sono tutti sul tappeto ma occorre non disperdere le nostre energie e concentrarsi sugli evidenti fallimenti dell’azione del governo, che incominceranno ad avere un impatto sull’opinione pubblica: critica semplice, serrata, concreta, accompagnata dalle proposte alternative altrettanto concrete e semplici.Il fallimento più grave riguarda la gestione della crisi economica. Prima ampiamente sottovalutata, poi affrontata con un approccio inadeguato. I dati drammatici sulla attività industriale (a dicembre -11% il fatturato e -14% gli ordini) e di conseguenza sull’occupazione fanno capire che primavera ci attende. Bisogna insistere su questi punti: troppi lavoratori senza alcuna tutela, troppe piccole imprese lasciate senza credito, la pressione fiscale che non scende né per le famiglie, né per le imprese, al contrario tagli di servizi essenziali per le famiglie. Unici privilegiati: i redditi più elevati (eliminazione dell’ICI sulle fasce di reddito alto) e gli evasori (indebolimento per gli strumenti della lotta all’evasione. Qui il PD ha fatto proposte precise e dettagliate.Il secondo fallimento riguarda le politiche per la sicurezza. Non si sono mantenute le promesse. Non dobbiamo avere paura di ripeterlo sempre. Per nascondere il fallimento si fanno nuove promesse e nuovi slogan che sono la prova del fallimento e generano nuove insicurezze: le ronde, i medici delatori, ecc. Le prese di posizione degli organi di rappresentanza di polizia e carabinieri sono eloquenti: si sono stufati di fare le badanti di attivisti politici. Le molte marce indietro del ministro degli Interni offrono un terreno di attacco. Invece di dare sicurezza ai cittadini si creano ulteriori condizioni di insicurezza (diffusione delle malattie per mancate cure, conflitti tra squadracce politicizzate). La strada è un’altra: risorse adeguate in termini di mezzi e retribuzioni, coordinamento efficace delle forze dell’ordine.Il terzo fallimento riguarda le politiche istituzionali, le riforme che dovrebbero essere dalla parte dei cittadini. La giustizia privata dei mezzi necessari per indagare su reati gravissimi (per tutti i più diffusi reati di allarme sociale dagli stupri allo spaccio di droga le forze dell’ordine hanno trovato rapidamente i colpevoli proprio con lo strumento delle intercettazioni telefoniche che il governo vuole eliminare), la scuola impoverita priva le famiglie di servizi essenziali, dando alle famiglie due sole alternative : costose scuole private o costosi servizi aggiuntivi per i doposcuola. Un timido federalismo promesso per il futuro lontano, la certa penalizzazione degli enti locali per il presente, il premio alle amministrazioni clientelari, le punizioni per quelle efficienti. Perfino su un tema così delicato e sensibile come il testamento biologico fanno prevalere un clima di scontro ideologico, irrispettoso delle libertà dei cittadini.La materia c’è, occorre concentrarci su questi temi e non su una continua e deprimente autoanalisi. Ho ricevuto qualche critica per le mie affermazioni nel precedente “Primo Piano” circa la militanza affidata alla rete. Non sottovaluto affatto questo strumento. Ne è una prova l’investimento che facciamo sul sito regionale che con oltre 20 mila contatti mensili è un preziosissimo strumento di dialogo e informazione. Il punto è se usiamo prevalentemente questo strumento per comunicare le nostre delusioni, le nostre insicurezze, le nostre frustrazioni (che pure ci sono e certamente non mancano i motivi per averle) oppure per svolgere una vigorosa azione politica, di comunicazione ed informazione sui fallimenti della maggioranza, sulle nostre proposte e su una idea di Italia più libera e più giusta, più capace di dare opportunità a tutti che infine è l’ideale per cui ci battiamo.

mercoledì 11 febbraio 2009

cosa ne dite?

07/02/2009PadovaELUANA, OGGETTO DI UN PURO GIOCO DI POTEREdi Paolo Giaretta


Non ho preso finora posizione sul caso Englaro per rispetto alle diverse sensibilità presenti nei dirigenti ed elettori del PD e per rispetto del lavoro portato avanti dal gruppo del Senato, nella ricerca, in gran parte riuscita, di offrire al Paese soluzioni che in una materia così delicata contribuiscano a creare una coscienza condivisa e non ad arruolare in guerre ideologiche o religiose.
Il Paese ha bisogno di una classe politica capace di costruire le ragioni di una pace civile, a maggior ragione in materie che toccano così da vicino le coscienze individuali. C’è bisogno, in queste materie, di leggi che vengano sentite tali da tutti gli italiani, non di manifesti ideologici.
Le ultime scelte del Governo vanno oltre le scelte di merito. Si sta esercitando attorno al povero corpo di una donna un macabro esercizio senza pietà e senza rispetto della dignità umana. Un corpo, una persona che meriterebbe rispetto diventa l’oggetto di un puro gioco di potere. Come per distrarre l’opinione pubblica dalla difficile situazione del Paese, dai fallimenti dell’azione del governo, come per accreditarsi campioni della morale essendo

mercoledì 3 dicembre 2008

E' necessario capire che non dobbiamo cadere nel depistaggio della comunicazione del governo, dietro il rincorrere l'aumento delle tasse su beni voluttuari come la tv a pagamento, si nasconde una cosa più grave: la mancata riduzione delle tasse sulle bollette energetiche e l'aggravio con probabibile blocco ai sistemi di rimborso degli investimenti dei cittadini per il risparmio dei consumi di energia e per le case ecologiche con l'introduzione dell'assurdo silenzio diniego.
E' prevedibile il blocco della ripresa nel settore dell'edilizia e del rilancio dell'economia più in generale secondo modelli ecosostenibili già sperimentati in Europa.
Su questo tema riceviamo da Stefano De Marzi Assessore all'Urbanistica del Comune di Arzignano un approfondimento che volentieri pubblichiamo.
C'è un settore nel quale l'appello di Berlusconi a non ridurre gli acquisti rimarrà disatteso. Parliamo delle tecnologie per il risparmio energetico – caldaie a condensazione, solare termico, infissi, isolamento termico, pompe di calore efficienti, caldaie a biomassa – per le quali si utilizza la detrazione fiscale del 55%. Si tratta di una norma introdotta da Bersani che stava ottenendo un buon successo come dimostrano i 230.000 interventi realizzati tra il 2007 e il 2008 con riduzioni delle importazioni di combustibili e delle le emissioni di CO2. Lo slancio nei comparti dell'efficienza ha poi evidentemente comportato benefici economici e occupazionali per le aziende del settore. Si possono stimare in 0,5 miliardi di euro le maggiori entrate derivanti dall'emersione del lavoro sommerso e dall'incremento dell'Iva, una cifra cioè dello stesso ordine di grandezza dei maggiori incentivi per l'efficienza energetica. Le mancate entrate legate al passaggio dalla detrazione del 36% per le ristrutturazioni edilizie alla detrazione del 55% per gli interventi legati all'efficienza energetica sono infatti stimabili in 0,63 miliardi euro nel biennio 2007-8. Questi numeri evidenziano come, anche dal punto di vista strettamente economico, il provvedimento comporta un impatto minimo sulle casse dello Stato, oltre a garantire minori importazioni di combustibili e un taglio delle emissioni. Secondo il decreto legge 185/2008 approvato venerdì 28 novembre dal Governo, l'accesso agli incentivi passerebbe attraverso una pratica burocratica più complessa ma soprattutto verrebbero posti limiti massimi di spesa di 82,7 milioni di euro per il 2008, 185,9 milioni per il 2009 e 314,8 milioni per il 2010. Ipotizzando che queste cifre coprano le minori entrate misurate come differenza tra le detrazioni al 36% e quelle al 55%, la somma prevista per il 2008 coprirebbe solo un quarto degli interventi effettuati. Se invece, come è più probabile, il tetto si riferisce alla quota annuale dell'intero 55% si coprirebbe solo un terzo degli interventi del 2008, 2009 e 2010 nell'ipotesi di mancata crescita degli interventi. E' evidente che un simile provvedimento presterebbe il fianco a una valanga di ricorsi per cui probabilmente verrà rivisto. E tutto questo mentre oggi a Poznan si apre la 14a Conferenza delle Parti delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici e inizia il mese decisivo per le scelte europee sul pacchetto 2020. L'Italia si presenta a questi appuntamenti criticando gli impegni da assumere e contemporaneamente smantellando alcuni dei provvedimenti più innovativi di riduzione delle emissioni di CO2, con l'attacco alle detrazioni fiscali seguito a quello alla certificazione energetica degli edifici. Mentre Francia e Germania, ad esempio, rafforzano il pacchetto anticrisi proprio con misure a favore dell'efficienza energetica nell'edilizia.Comunque, considerati i vasti interessi toccati - cittadini, piccole imprese, industrie dell'efficienza - e vista l'assurdità di una manovra retroattiva è presumibile che contro questo provvedimento si scatenerà una forte reazione.Penso sia importante che il PD su tale argomento faccia un lavoro di diffusione e informazione verso i cittadini.

giovedì 18 settembre 2008

lunedì 21 luglio 2008

educazione e senso civico dei nostri parlamentari

Trovo una cosa indegna che un rappresentante della repubblica, nonchè ministro che dovrebbe essere il garante delle istituzioni si permetta certe uscite.

mercoledì 16 luglio 2008

Giornata dell'indignazione

Volantinaggio in piazza!!!

mercoledì 19 marzo 2008

RICORDIAMO CHE GLI INCONTRI SERALI DEL NOSTRO CIRCOLO SONO APERTI A TUTTI GLI EVENTUALI INTERESSATI

CHI SIAMO?

I componenti del nostro circolo sono:
Cardini Marta, anni 29 ; Cariolato Guido, anni 37
Cozza Roberta, anni 20 ;Chilese Saverio, anni 51
De Vicari Laura, anni 57 ;Disconzi Mauro, anni 28
Fattori Marzia, anni 29 ;Lora Alberto, anni 30
Kaur Navdeep, anni 32 ;Santagiuliana Giampietro, anni 59
Perin Loretta, anni 55 ;Scarpa Riccardo, anni 24
Savegnago Vanda, anni 55 ;Tieghi Alberto, anni 66
Tomasi Giulia, anni 21; Xotta Olivo, anni 55
Vigolo Francesca, anni 55 ; Zarantonello Romeo, anni 40
Zaupa Osvaldo, anni 57
Vi informiamo sui prossimi importanti appuntamenti per la nostra vallata:

MARTEDI' 25 MARZO 2008 ore 19 presso PIZZERIA "IL GRILLO" (Cornedo)
Massimo CALEARO, candidato alla Camera dei Deputati, incontra i cornedesi


GIOVEDI' 27 MARZO 2008 ore 20.30 in VILLA TRISSINO (Cornedo)
Daniela Sbrollini e Meri Ballico, candidate per il collegio 1 alla Camera dei Deputati